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Channel: Cuoca... a Tempo Perso
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Carciofini sott'olio

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Ci siamo! Se si va al mercato già si trovano i primi e quindi come non farli?.
Io ho una grande fortuna perche' non li faccio ma mia madre si, e cosi mi risparmio una grandissima fatica.
Certo non fa tremila vasetti, ma solo per pochi eletti ! Ho le prove ho le prove e anche la ricetta



Non sara' la sola a farli in questo modo, ma li fa cosi e sono buonissimi e dico sempre che non ne fa mai abbastanza.

Carciofini sott'olio di Nonna Anna

Carciofini
Olio extra vergine di Oliva
Aceto di vino bianco
Sale
Pepe in grani
Mentuccia
Alloro
Aglio
Limone

Pulite molto bene i carciofini togliendo le foglie esterne sino ad arrivare alla parte piu' tenera.       Pulite con un coltellino il culetto del carciofo  e dategli anche una bella forma., mette a pareggio la parte superiore. Passateci sopra il limone e poi immergeteli in una ciotola con acqua e limone.
Mettete sul fuoco una pentola con dentro  una proporzione di 3/4 di acqua ed 1/4 di aceto.
Questo passaggio sulla quantita' di aceto e' importante perche' dipende molto da quanto e' forte l'aceto.
Quando bolle  l'acqua , salatela e poi aggiungete 1 foglia di alloro e alcuni grani di pepe.
Fate cuocere i carciofini per 8 minuti, dipende dalle dimensioni senza dimenticare che dovranno essere cotti ma ancora sodi.
Scolateli ed adagiateli su un panno ad asciugare per circa 18-24 ore.
Una volta asciutti. iniziate a riempire il vostro barattolo. 
Sistemate tra uno strato e l'altro qualche grano di pepe,lo spicchio di aglio ( 1 a barattolo)  qualche foglia di mentuccia. Procedete  sino a riempire il barattolo.
Per ultima mettete lateralmente 1 foglia di alloro e riempite con olio extra vergine.
Visto che l'olio extra vergine in questa preparazione e' importante non lesinate e usate un buon olio extra vergine.
Fate riposare il vasetto aperto, ma coperto,  per alcune ore e verificare se occorre rimboccare di olio.
Mette la guarnizione per tenere premuti e sott'olio i carciofini. 
Chiudete ermeticamente i barattoli e se ci riuscite non consumateli subito , ma riponeteli in credenza al buio per un mese prima di consumarli.



Nota della Cuoca
Aggiungete del peperoncino ed in particolare se li volete molto piccanti lo Scotch Bonnet , meno piccanti del Banana Pepper o del  Ginger.

Alessandra...............Bon Appétit !!!!


Abbacchio al forno .... con patate !

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Non si e' mai in ritardo nel pubblicare una ricetta del genere che e' un classico nel periodo Pasquale ma nel Lazio si mangia  sempre.
Parliamo di un piatto dove ognuno a casa sua lo cucina come meglio preferisce , mantenendo un classico gusto di aglio ed erbe aromatiche l'importante e' cuocere molto bene sia la carne che le patate che  ne prenderanno tutto il sapere.




1 coscio di abbacchio
4 Patate
aglio
mentuccia
rosmarino
salvia
pepe
sale
pepe
olio evo
1 Bicchiere di Vino bianco secco
2 pizzichi di Zucchero  

Pulite il coscio con l'accqua e poi asciugatelo bene. Intaccatelo facendo dei bei tagli  sulla parte del costato, per facilitarvi poi il taglio da cotto, mentre sulla parte superiore fate 6/7 tagli di circa 2 cm di lunghezza.
Massaggiate molto bene il coscio con  olio extra vergine di oliva.
Fate un trito di rosmarino, mentuccia, aglio, pepe e sale che andrete a mettere in tutti i tagli sia sopra che sotto il coscio.
Mettete i due pizzichi di zucchero sulla parte superiore del coscio ed infornate (in forno caldo) a 205° per 10 minuti.
Dopo 10 minuti sfumate con il vino bianco ed abbassate il forno a 170° e continuare a cuocere per altri 60 minuti, dipende anche dalla grandezza del coscio e dal vostro forno.

Nel frattempo pelate le patate tagliatele a  mascotte e sbianchitele in acqua calda per pochi minuti.
Questa operazione fara' si che non si rompano quanto poi andranno cotte definitivamente in forno.
Scolate le patate e fatele raffreddare un poco. Condirle con sale e pepe.
Dopo circa 30 dall'inizio di cottura del coscio aggiungete le patate e lasciatele cuocere.
Dopo circa 1 ora  di cottura del coscio controllate la carne che dovrebbe essere cotta, toglietela dal forno e ponetela su due forchette con sotto un piatto. Copritela con la carta alluminio e fate riposare.
Accendete  il grill del forno e fate abbrustolire le patate per circa 7 minuti.
Mettete insieme patate e abbacchio e servite.

Alessandra..............Bon Appétit !!!

Sabato Trippa alla Romana !

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Siamo rimasti in tema romano andando su quello che fa parte del famoso quinto quarto:Trippa

Il quinto quartoè quel che rimane della bestia vaccina o ovina dopo che sono state vendute ai benestanti le parti pregiate: i due quarti anteriori e i due quarti posteriori.
Si tratta, quindi, di tutto quanto è commestibile delle interiora: trippa ,la parte più pregiata è il reticolo, a Roma detta anche cuffia, rognoni (i reni della bestia: vanno tenuti a bagno in acqua acidulata con limone, prima di cucinarli), cuore, fegato, milza, animelle (pancreas, timo e ghiandole salivari) e schienali, cervello e lingua. Dalla carne ovina si prende anche la coratella, l'insieme delle interiora (fegato, polmoni, cuore).
Per il maiale e la vitella, a questa lista vanno aggiunti gli zampetti.
 Trippa alla Romana



Trippa 500 gr
olio evo
sale e pepe
sedano 
carota
cipolla
3 foglie alloro
Ginepro 3 bacche
1 bicchiere vino bianco
1 barattoli di pomodori a pezzi
Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
Spruzzata di aceto rosso
pizzico di zucchero
Pecorino Romano
Menta

Prendete la trippa pulitela sotto l'acqua e fatela bollire acqua e foglie di alloro per 5 minuti.
IO ho deciso all'ultimo di farla ed ho utilizzato una confezione già cotta, ma ho sempre fatto bollire la trippa con l'alloro.

Tritate finemente gli odori e metteteli in padella con olivo evo, le bacche di ginepro schiacciato e quale bacca di pepe in grani e fateli andare a fuoco lento.
Scolate la trippa e mettetela nella padella e fatela cuocere per 5 minuti.
Aggiungete il vino bianco e la spruzzata di aceto rosso e fate cuocere per 10 minuti.
Aggiungete poi il pomodoro, 1 bicchiere di acqua con dentro sciolto il cucchiaio di concentrato, il sale e  il pizzico di zucchero.
Coprite con un coperchio e cuocete a fuoco medio per circa 35 minuti finché il sugo non sara' tirato.

Servite tiepida con una bella manciata di pecorino romano grattugiato e foglie di menta





Alessandra.................. Bon Appétit !!!

Insalata di mare

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Il tempo del mare e' oramai vicino. Tra poco prova bikini e via con lettini, crema solare, bollicine, sole, mare...
Sto parlando che arriva l'estate e quindi se ci si vuole preparare al meglio ai due pezzi o se volete mangiare questo piattino accompagnato da un bel bicchire di bollicine freddo ve lo consiglio vivamente, anzi scappo vado di là a mangiarlo

Insalata di mare

insalata di mare vongole gamberi cozze moscardini e datterini rucola 
Per court bouillon

2 litri di acqua

3/4 foglie di sedano

 2 carote

 1 spicchio di aglio

 1 foglia di alloro

 4 grani di pepe rosa

 4 bacche di ginepro

 scorza di limone

 ¼ di  bicchiere  di aceto bianco



Per insalata x 3 persone

600 gr tra calamari e moscardini

500 gr di cozze

400 gr di vongole

300 gr di gamberi

Succo di limone

Rucola

Pomodori datterini

Pepe bianco

Prezzemolo

Basilico


Fate bollire in due litri di acqua con tutti gli ingredienti ad esclusione dell’aceto.
Lasciate bollire con il coperchio per circa 20 minuti.
Filtrare il brodo dagli ingredienti cotti.


Fate riprendere il bollore al court bouillon, aggiungete quindi l'aceto e immergetevi   i calamari e moscardini precedentemente puliti.
Fateli cuocere fino a quando, pungendoli con una forchetta, sentirete che entrerà facilmente nella carne dipende dalle grandezza. Circa 15 minuti e poi navigate a vista.
Spegnete il fuoco al brodo e versateci i gamberi precedentemente puliti dal loro carapace  per pochi secondi: quando il gambero vira di colore e' pronto.


Aprite a parte le cozze con le vongole in una padella.

Per bloccare la cottura metterli in acqua e ghiaccio.

Tagliate i calamari, moscardini, unire le cozze le vongole sgusciate.

Preparare la citronette , olio limone, pepe bianco , sale  e condire.

Servire su un letto di rucola e pomodorini datterini. A decoro  foglie prezzemolo e foglie di basilico.

 

insalata di mare dettaglio gamberi cozze e vongole

Consiglio della cuoca
Se vi piacciono i sapori orientali ed una nota pungente spremete delle goccie di ginger nel condimento e volendo aggiungete anche dei peperoni gialli tagliati a filanger.

Alessandra .............. Bon Appétit !!!

Peperoni Arrostiti

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I peperoni arrostiti e' forse uno tra i contorni estivi piu' buoni di sempre . I peperoni sono di stagione estiva e stanno al massimo del loro sapore ed i oltre si possono preparare e si conservano anche per diversi giorni quindi molto pratici.
Cosi anche se non e' ancora estate mi sono un poco portata avanti e ne ho preparati un po'.
Un ricetta semplice ma veramente gustosa.
Inoltre sono una perfetta base per preparare altre sfiziose ricette come tortini con sapore di arrostito, muffin, creme e tanto altro.

peperoni arrostiti primo piano contorno
Peperoni Arrostiti

Peperoni rossi, verdi e gialli
Olio extra vergine di oliva
Sale
Aglio
Erba Persa
Aceto di vino Rosso  o Limone


Sciacquate sotto l'acqua i peperoni, e metteteli ad arrostire sopra una griglia.
Una volta si usava farli alla brace ma  per praticita' dentro una casa una piastra va benissimo e' un'ottima alternativa.
Fateli bruciacchiare per bene: vedrete che la pelle diventera' nera e tendera' a staccarsi e' il momento di girarli.
Dovranno essere abbrustoliti su tutto i lati, sulla parte tonda alta e anche il culetto.
Lentamente  vedrete che i peperoni durante la cottura tenderanno a tirare fuori la propria acqua di vegetazione che tendera' a far fumo in cucina.
Pazientate il risultato e' vicino.
Prendete io peperoni e metteteli o in un sacchetto di carta (quello di una volta di carta paglia)  o copriteli con della pellicola trasparente.
Fateli riposare e finché non saranno molto tiepidi.
A questo punto puliteli , togliendo la buccia che e' bruciata.
Se fate bene l'operazione di copertura del peperone, la buccia viene via in un attimo.
I peperoni sono pronti per essere mangiate.
Conditeli con  sale, aglio, erba persa e qualche goccia di aceto di vino rosso o limone.

peproni arrostiti in barattoli per conservare in inverno

Volendo potete anche conservarli ponendoli dentro un barattolo precedentemente sterilizzato e fatto bollire per 25 minuti, in maniera da poterli consumare anche nel periodo invernale o anche regalare.
Se li regalate accompagnate il barattoli con una vostra etichetta  come questa



Alessandra.......... Bon Appétit !!!

Ricetta Cous Cous di Fave, Pecorino e Limone

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"Le origini del Couscous
Mille e mille e mille granelli, come la sabbia del deserto. Le radici del couscous sono li', tra le dune del Nord Africa, del Maghreb, dove da sempre vivono i Berberi, gli uomini liberi. Costituivano la popolazione indigena dell'Africa settentrionale,alle spalle una storia millenaria. Poi vennero gli arabi e fecero proprie anche le tradizioni, e tra queste anche il couscous.
Origine credibile: il piatto, assunto addirittura ad emblema della cucina araba, si fonda in gran parte sulla paziente manipolazione del grano tritato, che è un ingrediente principale di tutte le popolazioni che si sono insediate nelle zone costiere del Mediterraneo e in quelle interne subito vicine. Ma furono poi gli arabi a diffondere questa pietanza che oggi si consuma anche in Paesi lontani dalla cultura islamica, retaggio di una dominazione avvenuta secoli or sono. E' il caso  dell'Italia, con la Sicilia dove il tradizionale piatto è stato contaminato dall'impatto con il gusto locale.
Nel trapanese il tradizionale ingrediente della carne – i Berberi, come tutti i popoli nomadi erano pastori – è stato, infatti,
sostituito con il pesce.
Il couscous oggi è un piatto che si può consumare in tutta la zona del Maghreb – Algeria, Marocco, Tunisia – ma anche in Egitto, in Israele, in Palestina, nello Yemen per arrivare sino alSenegal e alla Costa d'Avorio. 
Nei paesi del Maghreb il couscous viene portato sulle tavole alla sera, una tradizione che trae le sue origini dal fatto che i popoli nomadi consumavamo il pasto la sera, quando si fermavano per la notte sotto la tenda. Ma in Marocco lo si  consuma nel primo pomeriggio, a pranzo. La tradizione vuole che si mangi tutti insieme intorno
o a un unico piatto utilizzando le mani. Ma attenzione: una rigida etichetta regola il mangiare con le dita.
Prima di iniziare il pasto a base di couscous viene sussurrato "Biss’mi Allah", una preghiera di benedizione per la mensa. Come raccomanda poi il Corano, va mangiato con tre dita della mano destra: perché con un dito mangia il diavolo, con due il profeta e con cinque l'ingordo. Per servirsi non si utilizzano posate ma pane non lievitato. Forte è la valenza sociale di questo piatto: si mangia solo insieme alla famiglia o a chi viene considerato parte della  comunità. "

Cous Cous di Fave, Pecorino  e Limone

unione di sapore orientali come cous cous , zenzero e sapori tipici romani fave  e pecorino il tutto fresco tramite la menta e il limone
Per 2 Persone

150 gr di cous cous precotto
150 ml di acqua
150 gr di fave 
1 cucchiaio scarso  olio evo
Pecorino grattugiato 60 gr
Limone grattugiato  e un poco di succo
Pepe
Menta
Pizzico di sale 
Zenzero

ricetta cous cous fave pecorino limone pepep e zenzero

Mettete 150 gr di cous cous precotto dentro una ciotola con 100 ml di acqua.
Coprite con pellicola per alimenti e mettete nel microonde per 1 minuto.
Togliete dal microonde muovetelo leggermente con  la forchetta e aggiungete altri 50 ml di acqua.
Coprite nuovamente e rimette nel microonde per un altro minuto.
Tirare fuori la ciotola dal microonde aggiungete  un cucchiaio scarso di olio , sale un pizzico e  sgranate da inizio con la forchetta e poi con le mani.
L'operazione sgranatura con le mani e' importante e quindi se la fate bene sara' perfetto.

Pulite le fave dalla loro pellicina e versatele nel cous cous e poi aggiungete la menta tagliata a  pezzettini con le mani, il pecorino grattugiato , limone grattugiato e un poco del suo succo , un pezzetto di zenzero premuto  e pepe.
Mischiate il tutto assaggiate e se fosse necessario correggete a gusto.
A me piace  sentirlo fresco quindi ho grattugiato ancora limone.

Prendete un coppa pasta , mettetelo nel piatto fondo e riempitelo con il cous cous.
Premete leggermente per metterlo in forma. Togliete il coppa pasta e decorate con limone e  pepe grattugiati ed  un filo di olio.

icetta cous cous freddo fave limone menta pepe zenzero orienta un rivisitazione del 1 maggio a roma fave e pecorino

Nota della Cuoca

A me piace questo gusto limonato e  pungente con lo zenzero ma potete anche provarlo aggiungendo dell'ottimo peperoncino fresco tritato finemente .+

Alessandra.............Bon Appétit !!!

Ricetta : Festival del Gelato 2014 !

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Gelato Festival è partito da Firenze per un tour lungo dieci tappe in Italia e cinque in Europa. Protagonista la storia, la cultura, l’innovazione del gelato con il Buontalenti, il laboratorio mobile di gelato artigianale più grande mai costruito. L’evento nasce nel 2010 a Firenze con l’idea di celebrare le origini fiorentine del gelato, creazione attribuita a Bernardo Buontalenti a servizio dei Medici nel 1559, e di farle conoscere in tutto il mondo, così come fece Caterina nel Rinascimento andando in sposa in Francia ad Enrico II di Valois. Al termine della quattrogiorni romana, verrà eletto il Miglior Gelatiere della tappa, in sfida 10 gelatieri.
A Roma a ppena concluso vedi vincitori questi gelatieri:
Per la giuria popolare vince Gelateria San Cesareo di Roma
Il miglior gusto è risultato essere l'uva fragola alla Catalana, il Maestro Gelatiere Aroa Monge nata a Barcellona e residente a Roma
Per la giuria tecnica vincono invece Roberto Iacozzilli e Antonio Pascale della Gelateria Cremì di Roma, mentre il miglior gusto Roma e dintorni con ricotta romana e frutti di bosco .

La prossima tappa di sposta su Milano Il prossimo 22 - 25 Maggio piazza Castello Sforzesco
CORSI E SHOW COOKING
FB Village – Aula didattica di Gelato Festival – MILANO


Giovedì 22 maggio 2014 
  • Ore 17 – 18  Così diventa gelato – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso;
  • Ore 18.30 – 19.30  Così diventa sorbetto e granita –  laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso;
  • Ore 19.30 – 20.30  Il Gelato BIO – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso;
  • Ore 21 – 22  Adèl – Dalla Natura il Gelato: “ Camomilla della buonanotte” con fiori di Camomilla Biologici dell’Azienda Agricola “I Giardinè” di Missaglia (Lecco)
Venerdì 23 maggio 2014
  • Ore 14.30 – 15.30 Il Gelato BIO – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso
  • Ore 16 – 17  Così diventa gelato– laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso
  • Ore 19 – 20 Così diventa sorbetto e granita – laboratorio con il maestro Gelatiere Angelo Grasso
  • Ore 21.30 – 22.30 CHaNTiLLY Gelateria Pasticceria Cioccolateria Artigianale Naturale
 Sabato 24 maggio 2014
  • Ore 14.30 – 15.30 Così diventa gelato – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso
  • Ore 16 – 17 Gelateria Adèl – Dalla Natura il Gelatogusto Miele e Geranio Biologico preparato con Miele Millefiori Varesino DOP (KM0) dell’Apicoltore Gallazzi Riccardo di Busto Arsizio, Nocciole del Piemonte IGP e Mandorle Pugliesi.
  • Ore 17.30 – 18.30 Così diventa sorbetto e granita – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso
  • Ore 18.30 – 19.30 Gelateria Wally dal 1954
  • Ore 20 – 21 Il Gelato BIO – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso
Domenica 25 maggio 2014
  • Ore 14.30 – 17 L’Associazione dei Gelatieri Fiorentinicapitanata dal suo Presidente Maestro Gelatiere Vetulio Bondi insieme al Maestro Gelatiere Alessandro Malotti presenta: Il Melatello Toscano e il Gelato Pane e Cioccolato (due appuntamenti di un’ora ciascuno, uno di seguito all’altro);
  • Ore 17.30 – 18.30 Così diventa gelato – laboratorio con il Maestro Gelatiere Angelo Grasso
  • Ore 18.30 – 19.30 Premiazione Gelatieri in Gara 


Mentre qui alcuni scatti di riposo dei Gelatierifatta dalla mia amica Maria e questo e' il suo sitomsphotoandcomputerart.jimdo.com

tony caffarelli gelato festival roma 2014 eni

gelato eni tony caffarelli roma 2014

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tony caffarelli gelato festival roma 2014 eni
tony caffarelli gelato festival roma 2014 eni
tony caffarelli gelato festival roma 2014 eni


Alessandra.....Bon Appétit !!!

Marmellata di Fragole di Terracina

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Per fragola si intendono i frutti (in realtà si tratta di un frutto aggregato) delle piante del genere Fragaria a cui appartengono molte specie differenti.
Comunemente con questo termine si intende la parte edule della pianta: anche se le fragole sono considerate dei frutti dal punto di vista nutrizionale, non lo sono dal punto di vista botanico: i frutti veri e propri sono i cosiddetti acheni ossia i semini gialli che si vedono sulla superficie della fragola. La fragola viene considerata come un frutto aggregato perché non è altro che il ricettacolo ingrossato di un'infiorescenza, posizionata di norma su un apposito stelo. La pianta, al di fuori del sistema riproduttivo, ha sistemi di moltiplicazione non sessuale, come lo stolone, ramificazione laterale radicante per mezzo della quale può produrre nuovi cespi che sono di fatto cloni dello stesso individuo vegetale.

In particolare le Fragole di Terracina ha una storia tutta particolare.

 Alla fine degli anni ’50, un’azienda Francese che produceva sementi, propose agli agricoltori della pianura Pontina di impiantare una nuova varietà di fragola: la Favette. Intenzione dell'azienda era diffondere la cultivar in tutto il mondo, ma qualcosa non ha funzionato.
Questo frutto dolcissimo riesce a trovare terreno favorevole solo nella pianura Pontina, in un'estensione di poco più di 100 ha, pertanto, l'azienda decise di non rinnovare il brevetto. Da allora, nella zona, la conservazione del seme avviene per opera degli stessi agricoltori che mandano a fioritura le piantine.
Il prodotto deriva esclusivamente dall'impiego di una varietà di origine francese, "Favette", introdotta nel territorio in esame circa 50 anni fa e ancora oggi presente, grazie alle favorevoli condizioni ambientali che le hanno consentito di attecchire esclusivamente in questa zona.
Questo prodotto è coltivato a livello mondiale solo nell’Agro Pontino.
La Fragola Favette di Terracina presenta una forma tonda-circolare, colore rosso intenso, un sapore molto più dolce ed un profumo più intenso rispetto alle altre varietà.

Marmellata di Fragole

500 gr di Fragole di Terracina
300 gr di zucchero aromatizzato alla vaniglia
1/2 mela
1  limone

Pulite per bene le fragole togliendo il loro picciolo.
Tagliatele a meta in una ciotola ed uniteci, le mela tagliata a pezzettini, lo zucchero ed il succo del limone e lasciate macerare per una notte intera o 8 ore.
Dopo le 8 ore mettete in una pentola e fate andare a fuoco basso per circa 40/50 minuti.
a meta' cottura passate il pimer ad immersione cosi da ottenere una perfetta marmellata senza pezzi, ma se la volete con i prezzi basta non frullare.
Schiumate durante la cottura e per vedere se la marmellata e' pronta fate la solita prova piattino. versate una goccia della marmellata su un piatto inclinato e deve  restare  compatta e non  deve sbavare. A questo punto, versate subito la marmellata nei vasi precedentemente sterilizzai, riempiteli, chiudeteli e capovolgeteli per far formare il sottovuoto.
A confettura  fredda  mettere i vasi in un luogo fresco e buio.

ricetta marmelata di fragole di terracina
Nota della Cuoca
Volendo potete sostiture lo zucchero semolato con quello di canna, acquistera' un sapore ancora piu' profumato.
La mela e' stata aggiunta perchè aiuta la non fermentazione.

Alessandra..........Bon Appétit  !!!

Sangria Bianca Solida

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E' da tempo che per svariate ragioni non partecipo piu' a dei contest, ma l'altro giorno mi sono imbattuta in un blog carino semplice con un bel contest come piace a me e cosi mi son detta perche' non farlo?
e senza volerlo proprio lo stesso giorno avevo fatto questa ricetta ma per altre ragioni e quindi pronti partenza via , ricetta ideale per questo contest di    La cucina di Esme che riguarda appunto il pic nic.

http://lacucinadiesme.blogspot.it/2014/04/oggi-sono-3-anni-di-blog-contest-per.html


Sangria Bianca solida

per 2 barattoli

250 ml di Vino Bianco
1 pesca noce
1 albicocca
4 fragole
1/2 secca di cannella 
1/2 secca di vaniglia 
1 cucchiaio di zucchero 
fogli di gelatina 3

sangria bianca in gelatina

Ideale dall'antipasto al dolce, il gioco lo fate voi in base al vino che usate quindi se lo volete più aromatico/antipasto vi indirezzerei verso un Traminer, mentre se puntate sul dolce andate anche su un Cannellino.

Pulite la frutta per bene tagliatela a dadini e mettetela in una ciotola insieme al vino,le spezie ed il cucchiaio di zucchero e ponete la ciotola in frigo a far macerare tutti gli ingredienti per almeno 3 ore.
Dopo 3 ore fate ammollare i fogli di gelatina in acqua fredda e quando morbida prendete 3 cucchiai di vino aromatizzato metteteli in una ciotolina , aggiungete la gelatina strizzata e mettete il tutto nel micro onde al massimo della temperatura per pochi  secondi,  giusto il tempo di fare sciogliere la gelatina.

Filtrare tutto il vino con un passino, mettete da parte la frutta ed aggiungete al vino la gelatina fusa per bene e mescolate molto molto bene.
Filtrate  nuovamente  il vino in  maniera da eliminare eventuali tracce di gelatina non sciolta.

Rimescolate insieme la frutta ed il vino e poi inserite la sangria nei barattoli,  chiudete con il loro tappo e riponete in congelatore fino alla solidificazione.

IO ne ho fatti solo 2 ma in realtà  se ne posso fare di piu', la cosa diverte e' che possono essere traquillamente trasportati proprio perche' sono dei barattoli.

sangria bianca in gelatina dentro barattoli dettaglio frutta

Alessandra........... Bon Appétit !!!

Insalata di Riso..

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Da sempre conosciuta come la regina delle insalate estive ed anche in virtu del fatto che oramai e' scoppiata la bella stagione ed il caldo è arrivato ed avvolge i nostri corpini biancastri e paffuteli , non si puo' far altro che pubblicare una ricetta semplice gustosa e golosa che ci rimette in forma perche' non ha un grande contenuto ne di grassi ne di calorie  e che in più e' fresca e  buona, 'insalata di riso.
E' un piatto che si puo' fare in 3000 versioni e non esiste ne una giusta ne una sbagliata, ma come meglio la preferite fatela.
IO per Agrodolce ho fatto questa semplice e buona .

Insalata di Riso

Riso basmati   300 g
Groviera  150 g
Prosciutto cotto  150 g
Peperoni   1/2
Pomodori datterini  100 g
Olive nere snocciolate   30 g
Olive verdi snocciolate  30 g
Piselli   100 g
Tonno sott'olio   150 g
Erba cipollina  5 ciuffi
Prezzemolo   qb
Cetrioli sott'olio   5
Sale  & Pepe


 Fate cuocere i piselli per 2 minuti in acqua bollente salata. Scolateli e teneteli da parte.
 Nella stessa acqua cuocete il riso. Scolatelo quando mancano 2 minuti alla cottura (leggete attentamente i tempi riportati sulla confezione perché variano in base alla marca). 

Allargatelo su una teglia per farlo raffreddare velocemente.
 Nel frattempo pulite il peperone, eliminate i semi e i filamenti interni e fatelo a cubetti.
Tagliate i pomodori ed eliminate i semi. Tritate anche l’erba cipollina e il prezzemolo. 
Raccogliete tutto in una ciotola e unite anche il formaggio, le olive nere e quelle verdi, il prosciutto cotto e i cetrioli tagliati a dadini. Aggiungete anche i piselli e il tonno sgocciolato.


Unite il condimento al riso freddo, pepate e tenete in frigo fino al momento di servire.
Servire fredda con una bella foglia di basilico a decorazione

Se vuoi veder  la video ricetta di Agrodolce  clicca   QUI!!


ricetta insalata di riso piselli prosciutto cotto peperoni tonno cetrioli olive verde e pomodorini datterini

Alessandra......Bon Appétit !!!

Tortine Patate e Fagiolini

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Ingredienti e sapori della cucina Ligure queste tortine in teoria e pratica partono dallo sformato e si trasformano non nei contenuti ma soltanto nella forma.
Avevo necessita di fare delle tortine che accompagnassero un pranzo e cosi  sono venute queste: bellissime ed invitanti tortine a forma cilindrica ma voi potete farle come volete.
Croccanti fuori e morbide all'interno e come si direbbe in TV un'esplosione di sapori.

ricetta tortine e torta salata di origine ligure patate fagiolini menta e parmigiano

Tortine Patate e Fagiolini
per 5 tortine (5cmx5cm)

200 gr di patate
100 gr di fagiolini
1 cucchiaio di parmigiano reggiano
1 cucchiaio di pangrattato
1 tuorlo
abbondante menta
sale 
pepe 

+ Burro , parmigiano e pangrattato per gli  stampi.


Pulite e fagiolini togliendo le estremita': potete farlo a mano o con un coltello. Se e' presente il filetto coriaceo toglietelo, ma non sara' il vostro caso e specie di questo periodo.
Lessateli in acqua bollente, ma manteneteli croccanti.
Scolateli e metteteli in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio cosiche' verrà arrestata la cottura e manterranno un bel colore verde brillante.

Pulite le patate sotto acqua e lessatele con tutta la buccia.
Scolatele,  fatele freddare e poi spelatele.
Schiacciate le patate con una forchetta o con una schiaccia patate in una ciotola, aggiungete i fagioli tagliati grossolanamente a pezzi, il tuorlo, il parmigiano , il pangrattato ,il  sale ,  il pepe e la menta sminuzzata.

Amalgamate il tutto ed assaggiate. Se necessario aggiustate di sale o di quello che preferite.
Imburrate le formine  e poi spolverizzate con pan grattato.
Distribuite il composto nelle formine e sporverizzate anche il sopra con pangrattato e parmigiano .
Infornate in forno caldo a 180° per 20 minuti.

Perfette da mangiare sia tiepide che fredde.

ricetta torine salate patate fagiolini menta parmigiano di origine ligure

Nota della Cuoca
A chi piace puo' ripassare i fagiolini e le patate a tocchetti in padella con un poco di aglio.
Avranno un gusto ancora piu' saporito.

Alessandra..............Bon Appétit !!!

Food Lovers - Kijiji Websites Awrards 2014

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Ho ricevto una mail molto carina e simpatica riguardo un premio del web e quindi pubblico e diffondo..
http://blog.kijiji.it/food-lovers-website-award-2014/

Kijiji, il sito di annunci di Ebay, da tempo fa parte del mondo dei blogger italiani e per dare risalto a queste bellissime realtà ha varato i Kijiji Websites Awards.
Si tratta di un riconoscimento diviso in categorie, che viene assegnato a blogger meritevoli  e che secondo noi vale la pena seguire!

Qui da Kijiji la parola dieta è bandita: ci piace mangiare, amiamo il gusto per il cibo e per la scoperta di sapori nuovi e a turno condividiamo le nostre creazioni gastronomiche in ufficio per una merenda golosa tra colleghi.

Proprio da questa passione nasce il nuovo website award di Kijiji dedicato ai food blogger. Ormai più famosi delle star hollywoodiane, seguitissimi e cercatissimi da media e tv, i food blogger sono un vero fenomeno in Italia. Ma al di là della moda, la cosa che conta è che la maggior parte di questi blog è fatta da persone piene di passione e amore per la cucina, che riescono a trasmettere tutto questo in modo sano e genuino.
Questi i blog di cucina che abbiamo voluto premiare perché ci hanno colpito proprio per la loro spontaneità.

PASSIONE IN CUCINA
Quelli che ti fanno venire voglia di mangiare e cucinare.
Il Giulebbe
Puffin in Cucina
Una Finestra di Fronte
Colazioni a letto
Cucchiaio e Pentolone
Cuoca a tempo perso
Nel cuore dei sapori
Ma che ti sei mangiato
Briciole di mele
Il blog di Ci_Polla
DOLCI TENTAZIONI
I blog dedicati a dolci e pasticceria… gnam!
I dolci nella mente
Le dolci creazioni di Maria
I dolci di Pinella
Alveare delle delizie
ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Ricette deliziose e una cura fotografica da dieci e lode.
Io così come sono
Gatto Ghiotto
La Cuoca eclettica
Italians do eat better
VEGETARIANI E VEGANI
Un salto nel gustoso mondo veg.
Una V nel piatto
La frittata è fatta
Golosità vegane
CUCINA BIOLOGICA E SENZA GLUTINE
Per mangiare sano senza rinunciare al gusto.
La Celiaca pasticciona
Sweet Bio Deliciuos
Cucina con Bio
Un cuore di farina senza glutine
SAPORI DAL MONDO
Cucina etnica da leccarsi i baffi.
Labna – Cucina ebraica
Nanami – Cucina giapponese naturale
La montagna incantata – Cucina mediterranea
Mangiare greco
Chez Betulì – cucina internazionale
URBAN COOKING
Quando la cucina diventa chic.
Kitchen in the City




Alessandra............Bon Appétit !!!

Cremolato di Pesche

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Ci siamo già avventurati nel mondo dei cremolato e con grande successo siamo andati oltre e sono andata a farlo di Albicocche, non pubblicato ma delizioso e questo con pesche.
Delizioso cremoso e particolarmente profumato.
Lo si puo' servire semplice, corretto con un alcolico e come ho fatto io questa volta con della panna.

Cremolato di Pesche

Ricetta cremolato di pesche mature con panna


800 gr di polpa di pesche belle mature
150 gr di zucchero semolato
100 gr di acqua

Iniziate con sbucciare le pesche e di tagliare via la polpa dal nocciolo e mettete in una ciotola.
Noterete che durante il taglio la pesche tirera' fuori il suo succo : non buttatelo.
Frullatele con il mixer ad immersione.
In un pentolino mettete l'acqua e lo zucchero e fatelo sciogliere, quando e' pronto fatelo freddare leggermente e poi mischiatelo con la purea di Pesche.
Attenzione poiche' la quantita' di succo varia anche dal tipo di pesche che utilizzate e dalla loro maturita' occorrera' dosare l'acqua: se e' poca aggiungete ed arrivate a 150gr se e' tanta togliete.
Il quantitativo zucchero e acqua ( liquido) deve essere sempre identico.
A questo punto fate freddare il composto, ma ci vorrà pochissimo e poi versate il composto in una busta per alimenti.
La busta poi posizionata per orizzontale e' stata messa nel freezer.
Dopo circa 3 ore  maneggiare la busta in maniera da fare riammorbidire il composta e non farlo ghiacciare anzi cristallizzare. Ripetete l'operazione per altre 2 volte.
Il tempi di preparazione e' in funzioni di 2  variabili: la quantita' di partenza del composto e dalla forza del vostro freezer.
Diciamo che di media con un 6 ore avete un perfetto cremolato. Tempo perfetto per fare altro.
Versate nel bicchiere  il cremolato ed aggiungete la panna e ....................
ricetta cremolato pesche con panna dettaglio cucchiaino  pesche con panna

Alessandra.....................Bon Appétit !!!

Frittelle di Zucchine

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Le frittelle di zucchine sono un antipasto estivo che si prepara velocemente e con pochi ingredienti. Apprezzate da adulti e bambini, queste frittelle sono cucinate con uno degli ingredienti più presenti sulle tavole estive: le zucchine. La preparazione richiede due cotture: le zucchine sono prima cotte per pochi minuti in padella, amalgamate con l’uovo e fritte in olio di semi di arachidi. Il segreto per ottenere un ottimo risultato è quello di scolare bene le zucchine su carta paglia, dopo la prima cottura, e di friggere in olio bollente per massimo 1 oppure 2 minuti. La farina serve invece a creare un composto corposo e denso. Queste frittelle sono inoltre il Finger food ideale da servire durante l’aperitivo e si possono accompagnare con una salsa allo yogurt e menta.

 Frittelle di zucchine

3 Uova
Farina   2 cucchiai
Zucchine1 kg
Parmigiano grattugiato  80 g
Olio evo
Olio di semi di arachidi   1 lt
Sale e pepe QB

le_zucchine_per_la_preparazione_delle_frittelle_di_zucchine 

Tagliate le zucchine a dadini e friggetele in padella con l’olio extravergine di oliva.

Scolatele su carta paglia e fatele intiepidire.
la_preparazione_delle_frittelle_di_zucchine 

Rompete le uova e sbattetele. Unite la farina, le zucchine, il parmigiano, il sale e il pepe. Il composto deve risultare corposo.
.la_cottura_delle_frittelle_di_zucchine 

Portate a temperatura abbondante olio di semi di arachidi, prendete 1 cucchiaio di impasto e iniziate a friggere le frittelle
Giratele durante la cottura e scolatele su carta paglia.  Servite calde. 
Alessandra.........Bon Appétit !!!

Zucchine alla Scapece

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Le zucchine alla scapece sono un contorno estivo tipico della tradizione culinaria campana e diffuso in tutto il Meridione. Il nome della preparazione deriva dallo spagnolo escabeche e sta a indicare una lavorazione di verdure e pesce, analoga a quelle al carpione e al saor, che è comune a tutta l’Italia meridionale ma che si ritrova quasi uguale anche in Liguria, dove è chiamata scabeccio. Basato sostanzialmente sulla frittura dell’alimento e sulla sua successiva aromatizzazione all’aceto, è una delle tante preparazioni nate come forma di conservazione e divenute poi ricette tradizionali. Questo contorno, aromatizzato ulteriormente con menta e aglio, è perfetto per accompagnare sia secondi di carne sia di pesce.

 

Zucchine alla Scapece

Zucchine  1 kg
Aceto di vino rosso passato in barrique  3 cucchiai
Aglio 1 spicchio
Menta 1 mazzo
Olio di semi di arachidi   1lt
Sale& Pepe Qb
Olio extravergine di oliva

la_preprazione_delle_zucchine_alla_scapece 
Tagliate le zucchine, precedentemente lavate, a rondelle non troppo sottili.

La_frittura_delle_zucchine_alla_scapece

Fatele friggere in abbondante olio di semi caldo. Scolatele quando sono dorate.
Preparate la salsa emulsionando l’aceto, l’olio, l’aglio tritato, il sale e il pepe.
Disponete le zucchine fredde sul fondo del piatto, versate l’emulsione e aggiungete le foglie di menta. Proseguite con gli strati fino a esaurimento degli ingredienti.
Servite fredde .

Nota della Cuoca
Nella ricetta tradizionale andrebbe aggiunto nel composto della salsa 1 cucchiaio di olio di frittura da me volutamente omesso proprio per rendere piu' leggero il piatto.
Preparatele la sera prima saranno ancora piu' buone e saporite !

Alessandra ................Bon Appétit !!!

Pesto alla Siciliana

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Il pesto alla sicilianaè un condimento estivo per la pasta semplice e veloce da preparare. Tipico della cucina siciliana è chiamato comunemente pesto invece che con il nome tradizionale mataroccu che sta a indicare una salsa della zona di Marsala. Il nome le deriva dall’analogia di alcuni componenti con il pesto ligure. I profumi sono quelli del mediterraneo: mandorle, pinoli, basilico, olio, pomodori freschi e ricotta salata. I sapori di questo condimento sono marcati e decisi grazie alla presenza di prodotti sapidi quali il parmigiano e la ricotta salata, prodotto di eccellenza della tradizione meridionale e siciliana in particolare. Essendo una ricetta tradizionale ne esistono innumerevoli varianti: al posto della ricotta stagionata si può utilizzare quella fresca (ma il risultato non è paragonabile né per sapore né per consistenza), in sostituzione dei pinoli si possono impiegare i pistacchi e si possono aggiungere anche dei filetti di acciuga. Questo pesto si può impiegare sia per condire la pasta sia per confezionare delle deliziose bruschette.

Pesto alla Siciliana


ricetta pesto alla siciliana

Pomodori            500 g
Basilico               1 mazzo
Aglio                   2 spicchi
Ricotta salata     100 g
Pinoli                  40 g
Mandorle pelate  40 g
Parmigiano         80 g
Sale 
Pepe
Olio extravergine di oliva   qb

Sbollentate i pomodori incisi in acqua bollente per 2 minuti. Poneteli in una ciotola con acqua fredda

.i_pomodori_messi_a_sgocciolare 

Pelateli e privateli dei semi interni. Lasciateli sgocciolare sopra carta assorbente per qualche minuto.
Tagliate i pomodori a pezzetti e versateli nel mixer.ggiungete il basilico, lavato e asciugato, i pinoli, le mandorle, l'aglio, la ricotta salata e il parmigiano tagliato a pezzi grossolani. Regolate di sale e pepe.

.la_preparazione_del_pesto_siciliano 

Frullate e aggiungete l’olio extravergine di oliva a filo: il pesto deve risultare corposo.

Nota della Cuoca 
Oltre alla pasta e la bruschetta dove assolutamente preparare dei muffin...deliziosi !!!

Alessandra................. Bon Appétit  !!!

Come sgranare il cous cous e Cous cous con Verdure e Pollo alle spezie

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Il cous cousè una preparazione di farina di semola di grano duro di origine araba. La grafia può essere anche cuscus, kuskus e, in provincia di Trapani, cuscusu. Il cous cous, secondo la grafia francese, si è diffuso in Europa nel XIX secolo dopo l’occupazione francese dell’Algeria e della Tunisia. Il cous cous è dunque un insieme di granelli di semola addensati con acqua e olio ed è accompagnato da umidi di carne (agnello o pollo), di pesce o di verdure ma ne esistono anche versioni dolci. Il metodo tradizionale per ottenerlo è di mettere la semola in un recipiente basso e largo e di spruzzarvi un po’ di acqua salata: con le dita bagnate della stessa acqua si inizia a lavorare la semola con un movimento rotatorio che porta, man mano che la farina si imbeve di acqua e si gonfia, alla formazione di minuscoli grumi. Il lavoro con movimenti rotatori continua con le mani unte di olio fino a quando tutti i grumetti sono separati tra di loro. Il procedimento è molto lungo e, proprio per questo motivo, nella ricetta è impiegato il cous cous precotto che si può cuocere in modo tradizionale sul fornello, al vapore oppure nel microonde.

 Preparazione Cous Cous

Cottura Tradizionale

cous_cous_tradizionale 
 
Per la cottura tradizionale del cous cous precotto: in un pentolino versate 150 g di cous cous precotto e 1 cucchiaio di olio. Iniziate a sgranare la semola con l'aiuto di un cucchiaio, mettete sul fornello, aggiungete 150 ml di brodo vegetale caldo e mescolate per 1 minuto. Spegnete, coprite e lasciate assorbire tutto il liquido. Sgranate prima con una forchetta e poi con le mani. Lasciate riposare coperto per 5 minuti. La cottura tradizionale sul fornello è terminata.
 
Cottura al Vapore

cous_cous_al_vapore 
 
Per la cottura al vapore del cous cous precotto: versate 150 g di cous cous e 100 ml di acqua tiepida e sgranatelo. Portate il brodo vegetale a bollore all'interno di una pentola molto alta e disponete il cous cous in un setaccio, a maglie molto strette, posto sulla pentola con il brodo in ebollizione: il liquido in ebollizione non deve mai entrare a contatto con la semola. Coprite e cuocete a fuoco medio per 30-40 minuti. Aggiungete 1 cucchiaio di olio e sgranate con le mani. La cottura del cous cous al vapore è terminata.
 

.cous_cous_al_microonde 
 
Cottura  al microonde

Per la cottura al microonde del cous cous precotto: versate 150 g di cous cous in un contenitore adatto al microonde e ricopritelo con 100 ml di acqua salata calda. Cuocete coperto per 1 minuto al massimo della potenza. Lasciate riposare per 2 minuti e versate i restanti 50 ml di acqua calda e fate cuocere al microonde ancora per 1 minuto. Aggiungete 1 cucchiaio di olio e sgranate. La cottura del cous cous al microonde è terminata.
Condite a piacimento con pollo, pesce o verdure.
 
Oggi vi ripropongo questo!

Cous cous di Verdure miste e Pollo alle Spezie
 
Metti una domenica ....con un'amica .. e ti ritrovi per caso a pranzo da te.. Che ti inventi..?? Beh. per fortuna che avevo delle cose in frigo e cosi in 30 minuti abbiamo fatto questo...

COUS COUS CON VERDURE MISTE E POLLO ALLE SPEZIE
Ingredienti x 2 persone

1 confezione di cous cous pronto in 7 minuti
2 zucchine
1 peperone
300 gr di petti pollo
farina
curry
cannella
noce moscata
olio  evo
sale

Beh innanzitutto faccio una premessa. Ho scritto abbiamo .. Eh si perchè a questa ricetta veloce veloce ha contribuito anche Patrizia , una mia amica, che cucina veramente poco forse neppure cucina, quindi questo evento storico va segnalato... ;)))

Ho preso Patrizia, i petti di pollo e gli ho detto : " Patry tu che sei precisa fai in listarelle il pollo.."
Devo dire che e' stata precisissima una striscia identica all'altra.
Finito il taglio gli ho detto.. " Adesso prendi pochissima farina e infarina le listarelle di pollo .." e lei lo ha fatto anche questo in maniera precisa.
Nel frattempo io ho fato il cous cous con il metodo tradizionale.
 Le verdure invece le ho tagliate a listarelle i peperoni e a bastoncini le zucchine. Ho messo tutto in padella con un poco di olio e sale e mezza cipolla rossa.
Ho fatto cuocere le verdure a fuoco vivace in maniera da renderle croccanti .
In un'altra padella ho messo un goccio d'olio e appena caldo ho messo in padella il petto di pollo infarinato.
Ho abbassato il fuoco e mosso molto in maniera da non farlo attaccare.
Con 5 minuti il pollo e' praticamente cotto. A questo punto ho unito le verdure alla carne , il curry, la cannella e noce moscata ed ho finito di cuocere per un'altro minuto.
Tutto e' pronto. Ho preso un piatto fondo grande al centro ho messo il cous cous a forma di cupola e tutto intorno il pollo.... e poi via......!!!!!

Nota della cuoca
Se non avete Patrizia.. beh mi spiace dovreste inventarla !! :)))
 
Alessandra...........Bon Appétit !!!

Cinghiale stufato con Patate novelle

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Un classico della cucina e per tutte le stagioni tant'e' che io l'ho fatto ora che di certo freddo non fa pero' come poter dire di no a due elementi semplici e buoni: cinghiale e patate novelle.
Ho avuto la fortuna che il cinghiale  mi e' stato regalato intorno ad aprile ,che poi ho congelato e solo qualche giorno fa  messo in pentola e con un risultato per me.. buonissimo.
Le patate sono novelle e prese dal mio spacciatore preferito sotto casa che ha sempre delle cosi molto buone.

Polpa di Cinghiale e pezzetti circa 700 gr  Alloro 2 foglie  Chiodi di garofano 3  Carote 2 medie   Sedano 2 coste  Cipolla Bianca 1 media  olioo evo  Brondo vegetale 300 ml  1 bottiglia di vino rosso

Cinghiale stufato con Patate novelle

Polpa di Cinghiale e pezzetti circa 700 gr
Alloro 2 foglie
Chiodi di garofano 3
Carote 2 medie 
Sedano 2 coste
Cipolla Bianca 1 media
olio evo
Brodo vegetale 300 ml
vino rosso  600 ml
1 bicchiere di RON
sale e pepe qb 


Asciugate la carne dopo essere stata scongelata.
In una casseruola mettete  la carota tagliata a pezzi non sottili, il sedano e la cipolla  con un filo di olio evo e fate andare per 2 minuti.
Aggiungete le foglie di alloro, i chiodi di garofano e la carne facendola rosolare su tutti i lati e facendo attenzione a non farla ammassare troppo quindi prendete una pentola abbastanza capiente.
Sfumate con il bicchiere di Ron e iniziate a far cuocere a fuoco basso  sino a quando non si sara' assorbito il liquido del ron, ci vorranno circa  10 minuti.
Salate e pepate.
Aggiungete il brodo vegetale caldo e il vino rosso continuate la cottura a fuoco basso per circa 5 ore.
Quando e'  quasi cotto  ho aggiunto le patate novelle pulite dalla buccia e terminato la cottura.
Le patate cuoceranno in circa 20 minuti.

stufato di conghiale con patate novelle alloro chiodi di garofano vino rosso


Alessandra........................Bon Appétit !!!

Coda alla Vaccinara

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La coda nella tradizione


coda alla vaccinara con cipolle chiodi di garofano cioccolato amaro pinoli e uvetta sedano

Nata nel cuore di Roma, nel rione Regola dove abitavano i vaccinari, la coda alla vaccinara è considerata la "regina" del quinto quarto, ovvero quel che rimane della bestia vaccina dopo che sono state vendute ai benestanti le parti pregiate. Del quinto quarto fanno parte la coda, la trippa, la pajata, il cuore, la milza, e tutte le frattaglie.
Esistono due versioni principali, che si differenziano soprattutto nella parte finale della preparazione dove in una viene preparata una salsa a base di cacao amaro, pinoli e uva passa, mentre nell'altra no. Tuttavia per nessuna delle due varianti si può parlare di ricetta originale in quanto entrambe convivono da molti decenni nelle varie trattorie di Roma.
La prima versione è quella indicata anche da Ada Boni nel suo libro "La cucina romana" (1929). L'autrice, avendo come obiettivo principale una cucina casalinga, indica una preparazione dal doppio uso: prepara con la stessa carne un primo piatto con il brodo ottenuto lessando la coda, e poi un secondo di carne costituito dalla coda alla vaccinara vera e propria.
La coda, quindi, veniva inizialmente fatta lessare, in modo tale che il brodo si potesse utilizzare per altri piatti. La carne continuava la cottura in un tegame dove era stato fatto soffriggere un trito di aglio, cipolla, prezzemolo, carota, lardo e una fettina di prosciutto. Quindi veniva aggiunta un po' di salsa di pomodoro, parte del brodo e il sedano sbollentato. La cottura proseguiva fino a che la salsa non si era ristretta.
L'altra versione è un piatto più ricco, che si poteva trovare nelle trattorie e nei ristoranti, e alla quale era stata dedicata anche una poesia da Cesare Simmi, proprietario de "La Cisterna" a partire dal 1928.


Coda alla Vaccinara

Coda  circa 800gr
800 gr di pomodori mix tra salsa e pelati
3 chiodi di garofano
Pinoli 30 gr
30 gr di cioccolato 90% in baretta
30 gr uvetta

Ed io sono partita da questa con queste proporzioi ma senza guanciale e facendo un soffritto leggero con cipolla.


Si prende una coda di bue e la si lava sotto l'acqua corrente per toglierle le tracce di sangue. Si taglia a tocchi, o "rocchi", e la si mette a rosolare con un trito di lardo (o guanciale) e olio. Appena rosolata si aggiunge una cipolla tritata con due spicchi d'aglio, dei chiodi di garofano, sale e pepe. Si fa evaporare l'acqua buttata fuori dalla coda, si sfuma con del vino bianco secco si fa cuocere per un quarto d'ora coperta. Quindi si aggiunge un chilo di pomodori pelati a pezzi. Si lascia cuocere per circa un'ora, poi si allunga la salsa con dell'acqua calda fino a coprire la coda, si incoperchia nuovamente e si prosegue la cottura per altre 3 ore. Nel frattempo si lessa del sedano. Appena pronto, si scola e si mette in un tegame con un po' di sugo della coda, i pinoli, l'uva passa e il cacao amaro. Questa salsa va fatta bollire per qualche minuto e poi va versata sulla coda al momento di servire.

coda alla vaccinara con cipolle chiodi di garofano cioccolato amaro sedano uvetta e pinoli

Alessandra...........Bon Appétit !!!

Ricetta Tiramisu' alle fragole

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Il tiramisù alle fragoleè un dolce freddo al cucchiaio ideale da preparare in estate e in particolare nei mesi di giugno e luglio. Variante del classico tiramisù - preparato con caffè e cacao – quello alle fragole è un dessert fresco e delicato che può essere confezionato anche all’interno di bicchieri monoporzione. Nella ricetta le fragole sono frullate per ricavare una salsa nella quale immergere i savoiardi. Tra uno strato e l’altro si sovrappongono le fragole tagliate e si mette la crema fatta con tuorli, zucchero e mascarpone. Per la preparazione del tiramisù si consiglia di utilizzare uova freschissime e, chi preferisce, può decidere di pastorizzarle eseguendo un procedimento analogo a quello dello zabaione: le uova e lo zucchero si montano a bagnomaria a una temperatura inferiore agli 80 ⁰C.
 
Tiramisù alle fragole

la_preparazione_delle_fragole_per_il_tiramisù_alle_fragole
 
Tenete alcune fragole da parte per la decorazione finale. Eliminate il picciolo delle fragole e tagliatene 100 g a rondelle. Unite 25 g di zucchero e il succo di limone alle restanti fragole lasciate intere.

la_salsa_alle_fragole_per_la_preparazione_del_tiramisù_alle_fragole 
 
Frullate con un frullatore a immersione oppure un mixer fino a ottenere una salsa.In una ciotola versate i tuorli e 100 g di zucchero. Montate con la frusta per qualche minuto. Dovrete ottenere un composto liscio e spumoso. Potete pastorizzare i tuorli montandoli a bagnomaria, come si fa per lo zabaione, senza superare gli 80 ⁰C.

la_crema_al_mascarpone_per_il_tiramisù_alle_fragole 
Unite anche il mascarpone e continuate a montare il composto con la frusta (chi preferisce può utilizzare anche quelle elettriche). Versate il rum e mescolate. Versate il composto nel sac à poche e mettetelo in congelatore per 30 minuti.
 
Montate la panna in una ciotola fredda e mettetela nel sac à poche.

il_confezionamento_del_tiramisù_alle_fragole 
Iniziate a confezionare il tiramisù: bagnate i savoiardi nella salsa di fragole.
il_tiramisù_alle_fragole 
 
Adagiateli sul fondo della pirofila e distribuite una parte di fragole tagliate a pezzi.

la_composizione_del_tiramisù_alle_fragole 
 
Completate lo strato con la crema al mascarpone. Ripetete l'operazione ancora una volta.

i_ciuffetti_di_panna_sul_tiramisù_alle_fragole 
 
Terminate con ciuffetti di panna montata e le fragole intere. Servite freddo.
 
Alessandra.........Bon Appétit !!!
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